31 marzo 2012

due recensioni su THE SHIPWRECK BAG SHOW


EYE ON music
Andrea Facchinetti
Xabier Iriondo (Uncode duello, A Short Apnea, Afterhours) e Roberto Bertacchini (Sinistri) dopo un mCD e due album escono con un 7” sempre a nome The Shipwreck Bag Show.
Ascoltando le quattro tracce si percepisce un legame molto forte con il loro ultimo lavoro, la voglia di utilizzare la forma canzone il più vicino possibile alla declamazione surreale (non sempre, volutamente, a tempo) e l’amore per il noise e rumorismi di ogni genere. Il duo, utilizzando solo batteria, chitarra e melobar, inizia dal lato A con il ritmo sostenuto ed ossessivo di Apocrifo (un mix tra Massimo Volume e CCCP in salsa noise) e con la pazzia sonora di Duende; il lato B ci offre il suono grattuggiato di Maiale e la ritmica primitiva di Alunno.
Bisogna ricordare che oltre a Wallace Records, Paintvox e Phonometak Labs, già editori del disco precedente, c’è la neonata Tarzan Records a dare una mano mentre l’artwork è stato realizzato dall’artista Valentina Chiappini. Mi sarei aspettato qualcosa di più sperimentale e di folle, ma sinceramente va benissimo anche così. Questo disco, anche se si tratta solo di un 7”, ha forza e personalità e arriva nello stomaco passando per il cervello, facendo vibrare tutto il corpo.

Rockon.it
Vittorio Lannutti
Il duo formato da Xabier Iriondo e Roberto Bertacchini continua nel suo percorso verso i territori della sperimentazione e della canzone sbilenca ed inceppata, pubblicando questo sette pollici in vinile con quattro brani in scaletta.
Sul lato A troviamo “Apocrifo”, che è un delirio paranoico su un ritmo serratissimo, a seguire “Duende”, nella quale prevalgono gli sperimentalismi elettronici e spezzettati di Iriondo su cui Bertacchini canta dal microfono dell’armonica frasi stranianti.
Il lato B contiene l’incespicante ed abrasiva “Maiale” e la sincopata, ma anche ovattata ed abrasiva “Alunno”, un brano che è un coacervo delle anime del duo più sperimentale del panorama rock italiano.